destionegiorno
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Francesco Cau, nasco ad Assemini (Cagliari) nel 1947 ho lavorato come scultore sempre nella mia città natia. Figlio della società rurale, ricca di cultura contadina, mi sono subito sentito attratto dal legno e dalle sue forme, soprattutto quando sulla riva dei fiumi, sia i tronchi che le radici ... (continua)
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Sardegna
Sentirai eterni silenzi
nei rumori degli armenti.
Donne come madonne
con belle gonne vellutate
in costumi... leggi...
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Il castello
Armature scintillanti
uomini con i guanti bianchi.
Ululati nella notte
rumori d’oltre tombe.
Stridono le catene
si spengono le candele
facendo buio nelle sere.
Lady Godiva nel cavallo bianco
uno stallone di riguardo
che volta il... leggi...
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Francesco Cau
Non sembra neanche vero
oggi per te sono straniero,
eppure ti penso
oggi come ieri.
Al tuo sguardo attento
al nero inverno dei tuoi capelli,
il fuoco dei nostri pochi inverni,
passati inermi
mentre tu piangevi.
Penso al tuo profumo tra le lenzuola
dove scivolando bello a posta!
le nostre gambe intrecciate
come tronchi di ginepro
in un’unica cosa.
I tuoi baci casti
tu dicevi così mi piaci.
Oggi cammini senza voltarti e taci
intanto cadono le foglie dai lecci
ricoprono i ginepri
le lor radici e i loro intrecci.
Sono rimasto in attesa
Immobile come una pietra
ma tu sei offesa. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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