destionegiorno
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Francesco Cau, nasco ad Assemini (Cagliari) nel 1947 ho lavorato come scultore sempre nella mia città natia. Figlio della società rurale, ricca di cultura contadina, mi sono subito sentito attratto dal legno e dalle sue forme, soprattutto quando sulla riva dei fiumi, sia i tronchi che le radici ... (continua)
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Sardegna
Sentirai eterni silenzi
nei rumori degli armenti.
Donne come madonne
con belle gonne vellutate
in costumi... leggi...
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Il castello
Armature scintillanti
uomini con i guanti bianchi.
Ululati nella notte
rumori d’oltre tombe.
Stridono le catene
si spengono le candele
facendo buio nelle sere.
Lady Godiva nel cavallo bianco
uno stallone di riguardo
che volta il... leggi...
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Francesco Cau
Le sue 107 poesie
Dagli antichi scavi
lì da “Pula i suoi avi”.
Quel mare cristallino
dove il Golfo fa un inchino.
La chiesetta nella conca
li dove Efisio Santo martire riposa.
Un teatro romano dove
oggi si fa scenario
con l’Aida che si sente da lontano.
I
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| Quattro fratelli gemelli
come gocce di fonte,
che guardano la luna dal monte.
Magnificenza tra un ginepro e cipresso
dove un coro sardo si leva sommesso.
Cori di rane rospi e grilli
vociate in lontananza di trilli.
Uno dice chi sa se ci
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| Si sente aria di vacanza
chi per mare chi in montagna.
Chi va per "Trulli" chi per valli
l’importante è rilassarvi .
Dietro ogni rimpianto
concediamoci un rimpatrio,
nel nostro mare turchese
nel litorale campidanese
senza badare alle
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| Assieme si fa Poesia
quando il desiderio
si fa forte
non ci sono brutte note...
Ma dolci melodie
per portarti nelle mie poesie
che poi si uniscono alle tue.
E assieme saremo
uniti per sempre
nel cielo dei poeti
che per un Dio
saremo
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| La Mariposa
Significa farfalla bianca,
del profumo che non gli manca
mentre per la sposa
per dare allo sposo
e al mondo certezza
di una verginale purezza.
Di Cuba sei l’emblema
portata nello stemma
con la palma reale
e questo non è male
dai
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| Immersa nel tuo disegnare
mentre ammiri il mare.
In contemplazione
starei lì per molte ore
fino al sole che tramonta
e nel mare la sua onda.
Non sei lì per caso
sei turista io ti guardo
mentre alla rugiada non fai caso.
Io col mio pennello
colgo
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| Non e altro
che la mia controfigura.
Dentro ogni suo sguardo
ci trovi il mio occhio
color nocciola
con filamenti d’oro ancora
dove tu mi pensi ogni ora.
Se ti tratta da regina
ricorda che era mia medicina,
che prendevi ogni volta
che andavo
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| Immagini da sogno
nel momento della
copula amorosa,
di questo uccello
che convolando si posa
osando ripetutamente
perché l’amore eminente.
d’un lago d’acque calme,
lui principe delle brame,
taglia silente l’onda e avanza
con le sue larghe
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| Scende giù dal tuo viso
per gioia o tristezza
non è neve non è cristallo
nè argento come pensavo
rotolando verso giù
ma nessuno la ferma più.
E’ come un’onda del mare
bisogna lasciarla andare.
Poi si ferma nel tuo viso
a me sembra un
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| Si alza il vento
forse cambia il tempo
piccoli mulinelli di foglie morte
ricordi brutti e belli
in balia della sorte.
Lento fruscio
monotono,
suadente...
mentre i ricordi
ritornano alla mente.
Un gatto nero, un coniglio,
un cane...
un bimbo
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| Girando con le parole
si può colpire dove vuole.
In oramai sterminati spazi
lontani da giochi sazi
nascondendo tra le sue fronde
di apparire all’ultimo
dell’ultimo giusto amore.
La sagoma di chi vive
nell’ombra dell’alcova.
Parlando a lungo di
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| Quando ci incrociammo
tu mi dicesti andiamo,
ti guardai in viso
non fu certo un bel sorriso.
Ti offrii anche un caffè
tu continuavi a dire
su vieni con me.
Ma io impenitente
non ero pronto veramente,
e col fare assai suadente
sussurrasti:
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Come guardiani
sul nel cielo vibrante
stanno lì beate,
Dio Nettuno loro padre.
Luccicanti di luce riflessa
s’infrange con esse anche la marea.
Mentre un gabbiano impaurito
Sta accovacciato dentro un mirto
liberando la sua natura,
di vita
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Millenari curvati dal vento
di maestrale che viene a volte
dalla Francia a volte dall’Africa.
Facendo da Spartivento
al nostro mare aperto.
Profumo e bacche
per vivere e cucinare
i nostri pastori sanno fare.
Mentre l’asfodelo costeggiando
il
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| Ci sono momenti nella vita
che non vuoi dimenticare,
altri che non vorresti lasciar andare,
ma non una vita tanto lunga
la memoria non si prolunga.
Cogliendo l’attimo importante
a dir poco rilevante,
cogliendo un po’ di tutto
anche quando
hai
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